Poco tempo fa, mi ha contattata una persona esordendo con questa frase: “ho paura di innamorarmi, ma non so perché”.
La paura di innamorarsi e di amare è un sentimento che può trasformarsi in una vera e propria fobia (hai mai sentito la parola “filofobia”? Tra qualche riga, te ne parlerò); nell’innamoramento mettiamo in gioco noi stessi al 100%. Aprirsi totalmente a qualcuno, significa mettersi a nudo, eliminare scudi e barriere; farsi travolgere da un uragano incontrollabile di eventi e sentimenti.
In questo articolo, ti spiegherò che cosa succede quando ci innamoriamo, che cosa sono le famose “farfalle nello stomaco” e, soprattutto, come superare la paura di amare.
COSA SUCCEDE QUANDO CI INNAMORIAMO?
La cosa più importante che devi sapere è che INNAMORARSI non significa AMARE. Per amare ci vuole tempo, per innamorarsi…molto meno. Per capire il significato di questa frase leggi fino alla fine, mi raccomando!
Quando ci innamoriamo, si attivano una serie di processi che non sono solo mentali, ma anche fisiologici; a livello puramente meccanico, ciò che accade è questo: il nostro cervello aumenta la produzione di dopamina, noradrenalina e feniletilamina.
Questi, sono neurotrasmettitori che scatenano tutta una serie di reazioni corporee: euforia, battito cardiaco accellerato (il cosiddetto “batticuore”), l’aumento della sudorazione, insonnia, minore appetito (hai presente quando dici: “ho lo stomaco chiuso?”, ecco), gli ormoni dello stress che impazziscono.
La fatidica scintilla scoppia quindi a partire da meccanismi biologici (che, detta così, so sembra orribile, ma… aspetta!)
PERCHÉ NON CAPIAMO PIÙ NULLA?

Quando pensi: “ho paura di innamorarmi”, lo fai principalmente per un motivo: quando ti innamori, i tuoi sentimenti offuscano in parte la tua capacità di giudizio; di conseguenza, ti poni in una condizione di rischio.
Quando ci si innamora “non si capisce più nulla” poiché viene risvegliato uno dei desideri più antichi dell’essere umano: quello di costruzione di un legame affettivo. Negarlo è impossibile: il bisogno di amare e di essere amati, appartiene anche alla persona più rigida di questa terra.
Tutto ciò, oltre a quello di cui ti ho già parlato prima, disattiva in un certo senso alcuni recettori che sono legati al giudizio sociale e alla valutazione dell’altro. In poche parole, è come se non fossi più in grado di avere un giudizio lucido e coerente su ciò che sta accadendo e su ciò che è l’altra persona.
Anche la persona più razionale subisce il colpo, nessuno esente. Cambiano solo gli effetti e la propria predisposizione a piegarsi a tutto ciò che di irrazionale l’innamorarsi comporta.
L’innamoramento è paragonabile ad una droga; nel momento in cui avviene, sottrarsi ad esso è difficile e comporta un sacrificio. Per questo si dice che “non capiamo più nulla”; scoppia dentro di noi una tempesta che ci travolge biologicamente e sentimentalmente, scombussolando tutto il nostro organismo.
Rimanere lucidi, è difficilissimo.
ATTENZIONE PERÒ: LE FARFALLE NELLO STOMACO NON BASTANO!
Possiamo dire per certo che l’innamoramento è la base da cui partire; come dicevo è soltanto l’INIZIO, ma non significa AMARE.
L’amore vero arriva una volta che la chimica scatenata dall’innamoramento si esaurisce. Se la conoscenza va a buon fine e si instaura con l’altra persona una relazione, dopo qualche mese di pura chimica – grazie alla quale non capiamo più nulla – arriva l’amore.
Tutto il nostro organismo smaltisce – per necessità! – gli squilibri provocati dall’infatuazione, cercando di ristabilire l’equilibrio. Qui, molti compiono l’errore di confondere questo con la fine dell’amore…quando in realtà è proprio il momento in cui comincia!
Il rapporto cambia; si entra in una fase stabile, dove subentrano le emozioni reali non dettate da processi chimici. Non si tratta più di “droga” ma di AMORE nel vero senso della parola.

FILOFOBIA: LA PAURA DI AMARE
Innamorarsi e poi amare, può generare un’enorme paura. Soprattutto all’inizio di una conoscenza, l’ignoto spaventa; ciò che non conosciamo, viene percepito, in ogni ambito, come qualcosa di incontrollabile. Anche se in apparenza l’altro non sembra essere minaccioso o disinteressato, la paura prende il sopravvento.
La Filofobia è proprio questo: la paura di amare, la paura di innamorarsi e/o di instaurare una relazione.
L’amore è di per sé un sentimento nobile, meraviglioso, che ci permette di sognare e farci entrare in una dimensione quasi mistica. Tuttavia, è proprio questo insieme di sensazioni a spaventare: vengono percepite pericolose, in quanto capaci di prendere il sopravvento sulla nostra parte razionale.
Innamorarsi, e poi amare, richiede uno sforzo, un sacrificio: lasciarsi andare contro le proprie resistenze mentali.
La paura è quella di perdere il controllo della situazione, rimanerne delusi, soffrire; se poi si sono vissute esperienze precedenti negative, è tutto ingigantito alla massima potenza.
Beh…è normale! Amare ci rende deboli, senza difese, vulnerabili, dipendenti. La delusione terrorizza; si ha paura di amare e si teme di non essere ricambiati alla stessa maniera. La filofobia è tutto questo, ma non dobbiamo permetterle di prendere il sopravvento.
“HO PAURA DI INNAMORARMI”: COSA FARE?
Partiamo da un presupposto: la tua felicità non dipende da quello che fanno gli altri; se così fosse, le tue pretese sarebbero sempre troppo elevate e, di conseguenza, ti esporresti al rischio sempre più grande di rimanere deluso/a e soffrire.
Inoltre, la paura di amare – senza che tu te ne accorga – ti impedisce di dare amore; cosa comporta questo? Meno riesci ad aprirti all’altro e ad amare, più soffri. Un loop infinito, dove sarai pronto/a a dare SEMPRE la colpa agli altri della tua infelicità; quella colpa di non amarti abbastanza, con pretese via via più difficili da rispettare!
Il problema maggiore della paura di amare è quello di PRETENDERE amore prima ancora di – o senza – darne. A questo punto, immagino già tu abbia capito cosa succede: l’altra persona, qualora provi qualcosa per te, smetterà piano piano di farlo.
Per superare la paura di amare e di innamorarsi, devi innanzitutto provare ad assumere la piena consapevolezza dei tuoi vissuti emotivi, utilizzandoli come parametri di valutazione dell’altro e NON come generatori impazziti di paranoie/paure – a qualcosa ti sarà pur servito vivere determinate esperienze, no? – ; avere pretese eccessive non porta a nulla.
Innamorarsi, amare, sono esperienze da vivere in maniera libera, con la leggerezza di immergersi a pieno in un sentimento che, se tutto dovesse andare come deve, potrebbe portarti solo del bene. Soffrire è un rischio da correre, necessario, se vuoi realmente costruire qualcosa con l’altra persona.
Per questo, è importante trovare qualcuno con cui parlarne; se la paura d’amare ti assale, cerca una persona fidata o un professionista che ti aiuti a risolvere i tuoi dubbi, le tue perplessità, i tuoi turbamenti e i tuoi vissuti.
Non rinunciare all’amore: cercalo, meritalo, vivilo.

Ti consiglio un bellissimo saggio che affronta il tema dell’amore e dell’innamoramento in tutte le sue sfaccettature, che può essere d’aiuto anche nella risoluzione e analisi di alcuni vissuti personali. A me, in un certo periodo, ha salvato la vita.
Eccolo: “EROS E PATHOS” di ALDO CAROTENUTO
Non più: “ho paura di innamorarmi”, ma: “ho paura di NON innamorarmi”!